Quando abbiamo un problema emotivo cerchiamo e accogliamo consigli da parte di conoscenti e amici rispetto alle possibili soluzioni. Alcuni ci consigliano di fare sport o, i più raffinati, ci consigliano di fare Yoga invece solitamente chi è stato in terapia ci consiglia di fare psicoterapia. E allora come si scioglie questo dubbio atavico: psicoterapia o yoga?

Se posso permettermi di dare un consiglio da psicoterapeuta e insegnante ( e praticante) di yoga (nonché ovviamente persona che ha avuto, ha e avrà problemi emotivi) vi direi spassionatamente che bisogna fare entrambi. 

Perchè bisogna fare psicoterapia e yoga?

Perchè i problemi vanno affrontati alla radice. In una psicoterapia possiamo andare a capire i motivi, le implicazioni e addirittura i vantaggi che ci porta quel particolare sintomo o quella specifica dinamica relazionale che tanto ci fa soffrire. Tutto ciò, inoltre, in psicoterapia lo si fa con l’aiuto di un professionista, lo psicoterapeuta, che per anni ha approfondito i modelli di funzionamento della mente, i modelli di comprensione della psicopatologia, ha fatto a sua volta una psicoterapia personale e forse avrà anche un supervisore a cui rivolgersi per capire meglio quello che fa con noi in terapia. Questo permetterà, seduta dopo seduta, di andare a trasformare profondamente alcuni meccanismi, la conoscenza che avete di voi e, alla lunga, in vostro modo di stare con voi stessi e con gli altri. Quel professionista lì farà un lavoro tagliato su misura per voi, momento per momento, vi accompagnerà specificatamente per fare il vostro percorso alla ricerca di un equilibrio migliore.

Tutto ciò ovviamente non lo può fare un insegnante di yoga in una lezione di gruppo ( ma neanche in un percorso individuale, sia chiaro).

Prima di tutto perchè è formato per fare altro e poi perchè non è uno psicoterapeuta. L’insegnante di yoga vi guida in un percorso fisico e spirituale prezioso e utilissimo che però non può sostituirsi ad un percorso di psicoterapia. Lo yoga crea le condizioni di supporto e guida gli individui per impostare e definire uno stile di vita sano dal punto di vista fisico ed emotivo e può essere anche utilizzato per fini terapeutici ma non può sostituirsi ad una psicoterapia.

Ma. E dico ma.

Ripropongo al domanda. Perchè bisogna fare psicoterapia e yoga?

Alla prima questione abbiamo già risposto e ci rimane da snocciolare la seconda.

Perchè lo yoga vi aiuta a breve termine e coinvolge anche il corpo (grande rimosso delle psicoterapie). Mi spiego meglio. Mentre la psicoterapia, facendo un lavoro approfondito ha bisogno di tempo e pazienza, lo yoga nell’immediato può darvi un senso di benessere fisico ovviamente ma anche e soprattutto emotivo. Lo yoga gioca con il vostro sistema nervoso facendo delle cose straordinarie. Fa produrre GABA nel vostro cervello, permette di togliere tensioni fisiche e in un certo senso anche emotive stimolando il sistema nervoso parasimpatico. Lo yoga, condotto in modo mindful, vi permette di costruire un nuovo rapporto con il vostro corpo, migliora la qualità dei pensieri e delle emozioni e quindi, mentre vi fa rilassare e vi fa sentire più centrati, prepara il terreno per quello che vi serve portare nella vostra psicoterapia.

Ma c’è un aspetto ancora più interessante: lavorare sul corpo vi permette di accogliere, vivere ed integrare anche dei vissuti che rimangono solo ad un livello di consapevolezza corporea e non si sono ancora trasformati in pensiero o parola.

Ma vediamo ancora meglio i benefici dell’affiancare lo yoga alla psicoterapia.

L’affiancamento dello yoga alla psicoterapia può offrire diversi benefici complementari per il benessere psicologico e fisico. Ecco alcune ragioni per cui alcune persone potrebbero scegliere di integrare lo yoga nella loro pratica psicoterapeutica:

  1. Complementarietà fisica e mentale: Lo yoga si concentra sull’armonizzazione tra mente e corpo. L’esercizio fisico e la pratica della consapevolezza possono aiutare a ridurre lo stress e a promuovere il rilassamento, fornendo un complemento alle tecniche psicoterapeutiche che affrontano aspetti cognitivi ed emotivi.
  2. Gestione dello stress e dell’ansia: Lo yoga include spesso tecniche di respirazione profonda e rilassamento, che possono essere efficaci nel ridurre i livelli di stress e ansia. Questo può integrarsi bene con le strategie di gestione dello stress insegnate durante la psicoterapia.
  3. Miglioramento del benessere emotivo: Lo yoga può contribuire al benessere emotivo attraverso la promozione della consapevolezza, dell’accettazione e della connessione mente-corpo. Questi aspetti possono essere congruenti con gli obiettivi della psicoterapia, che mira spesso a una maggiore consapevolezza e comprensione di sé facendo tutto un altro giro.
  4. Potenziamento della resilienza: La pratica regolare dello yoga può contribuire a sviluppare la resilienza psicologica, aiutando le persone a gestire meglio le sfide della vita. Questo può essere particolarmente benefico per coloro che stanno affrontando problemi emotivi o psicologici.
  5. Flessibilità emotiva e fisica: Lo yoga non riguarda solo la flessibilità fisica, ma anche quella emotiva. Attraverso l’esplorazione dei propri limiti fisici e mentali in modo gentile e rispettoso, si può promuovere una maggiore flessibilità emotiva e adattabilità.
  6. Miglioramento della consapevolezza del corpo: La pratica dello yoga incoraggia l’attenzione al corpo e alla respirazione. Questo può aiutare le persone a sviluppare una maggiore consapevolezza del corpo, utile in psicoterapia per comprendere meglio le connessioni tra emozioni, pensieri e sensazioni fisiche.

E quindi ora non vi resta che cercare uno psicoterapeuta e poi un buon insegnante di yoga.

Ps. Adesso sparo una bomba ma è nella premessa di questo blog il fatto che dirò tutto senza filtri. E’ molto più semplice trovare uno psicoterapeuta sufficientemente buono (volendo mutuare il significato di sufficientemente buono dal grande e sempre stratosferico Winnicott) che non un buon insegnate di yoga. Perchè?

Perchè uno psicoterapeuta per diventare tale nell’ordine ha affrontato:

  • 3+2 anni di università con circa 40 esami (ai miei tempi 76) e quindi il giudizio di 40 o più professori e due tesi di laurea con altrettanti relatori e commissioni di esame,
  • un tirocinio pratico di almeno 750 ore ( fino allo scorso anno 1000) con relativi tutor e giudizi di merito
  • ha preparato un esame di stato che in passato si strutturava in 3 prove e ora solo in una con docenti sconosciuti
  • ha fatto almeno altri 4 anni di formazione per la scuola di specializzazione che lo ha portato a diventare psicoterapeuta facendo lezioni frontali, ore di studio per superare i 4 esami di fine anno, tirocini almeno per altre 400 ore e poi ha portato in supervisione almeno il lavoro fatto con 2 pazienti (percorsi di almeno un paio di anni) a due supervisori diversi con appuntamenti settimanali o quindicinali.

Potrei aver dimenticato qualcosa ma più o meno l’impegno che ci mettono è questo. Impegno che li porta a studiare e fare pratica, studiare e fare pratica e così all’infinito.

(Freud definiva l’analisi terminabile e interminabile ma anche la formazione degli psicoanalisti e degli psicoterapeuti segue questo andazzo).

Ah si, dimenticavo. Quasi tutti gli psicoterapeuti per potersi specializzare sono stati “obbligati” (lo scrivo tra virgolette perché facciamo finta ci dispiaccia ma non vediamo l’ora di andare in psicoterapia anche noi, è per quello che scegliamo questo lavoro per la vita) a fare una propria psicoterapia personale. Questo per smussare gli angoli delle loro difficoltà, per capire cosa significhi stare dall’altra parte e tanto altro ancora.

Un insegnante di yoga per diventare insegnante certificato fa 250 ore di formazione.

Poi al suo buon cuore può esserci arrivato dopo anni di pratica ma magari no.

Non praticherà mai più sotto la guida di altri, o magari no.

Conosco tantissimi insegnanti di yoga molto molto molto molto bravi e coscienziosi nel fare il loro lavoro e questa specifica non ha affatto l’intento di denigrare loro ma anzi smontare il pregiudizio rispetto alla psicoterapia e agli psicoterapeuti.

“Perchè io non ci credo nella psicologia” come se fosse una religione o qualcosa di strambo. No, lo psicoterapeuta non è un mago o un santone e nel migliore dei casi l’insegnante di yoga non deve fare il guru.

Quindi, per tutti questi motivi è bene affiancare ad una psicoterapia anche la pratica yogica.

Namastè.

FreudAsana


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