Tutta la verità a riguardo

yoga per l'ansia
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Praticare yoga è uno dei consigli che più spesso riceviamo quando confidiamo a qualcuno di essere alle prese con un problema di ansia. Proviamo a capire se effettivamente è utile praticare yoga per combattere gli stati d’ansia e in che modo eventualmente questa disciplina millenaria può aiutare nell’affrontare questi stati d’animo.

Da psicologa e insegnante di yoga alle volte rimango stupita di quanto più spesso sia consigliato lo Yoga per l’ansia rispetto ad un percorso psicologico. Gli insegnanti di yoga propongono come soluzione la propria competenza ignorando che solitamente quello che le persone definiscono come ansia può essere anche segnale di una condizione psicologica più complessa su cui le loro competenze poco possono fare. Gli psicologi e gli psicoterapeuti invece pensano che lo yoga per l’ansia sia come bere un bicchiere d’acqua per far passare il mal di schiena. Ma mettiamo da parte per un istante questa considerazione, ci torneremo alla fine di questo discorso.

Cosa è l’ansia?

L’ansia è una dimensione del sentire assolutamente normale per tutti gli esseri umani. E’ naturale essere in ansia per un esame o perchè stiamo per sposarci o rimaniamo in attesa di una notizia che potrebbe cambiarci la vita.

L’ansia diventa un problema, e spesso una condizione psicologica strutturata, quando questa esperienza accompagna tutte le esperienze della vita, anche le più comuni, con un impatto massiccio sulla vita quotidiana delle persone.

Per esempio una mamma ansiosa vivrà con disagio l’uscita di un figlio con gli amici e ogni segnale di malessere del figlio, ogni silenzio e ogni sua difficoltà. Una persona ansiosa cerca solitamente di tenere tutto sotto controllo evitando tutte le situazioni ansiogene e finisce così per vivere un terzo delle esperienze che può fare nella vita.

I segnali che il corpo ci manda ci parlano della nostra ansia?

Come tutte le dimensioni emotive anche l’ansia vive a cavallo tra la nostra esperienza mentale e quella corporea. Tremori, sudorazione, pensieri galoppanti e totalizzanti, tensione muscolare, sonno disturbato, appetito diminuito o costante, estremità del corpo fredde, vampate di calore, mal di stomaco, problemi digestivi e intestinali.

Le manifestazioni dell’ansia nel corpo sono variegate e molteplici e cambiano da persona a persona. Ciascuno di noi ha un canale preferenziale di espressione dell’ansia: nel petto, nella pancia, nelle mani e così via.

Quali elementi dello yoga possono venirci in aiuto per l’ansia?

Le asana condotte con un approccio mindful, gli esercizi di respirazione (pranayama) e la meditazione sono strumenti utilissimi per combattere l’ansia, lo stress e la tensione perchè vanno a stimolare il nostro sistema nervoso nervoso parasimpatico, ovvero quella parte del nostro sistema nevoso che si occupa della nostra quiete. Lo yoga inoltre fa produrre nel cervello un neurotrasmettitore di nome GABA, responsabile di una sensazione di diffuso benessere nel corpo e nella mente. Questo neurotrasmettitore dopo le pratiche di yoga rimane in circolo per 72 ore. Per questo motivo si consiglia di praticare Mindful Yoga più volte a settimana.

Quali elementi della psicologia possono aiutare per l’ansia?

Un percorso di supporto psicologico o di psicoterapia più aiutarci a comprendere i motivi della nostra ansia. Lavorando sulle nostre modalità di relazione e sulla nostra autistima e senso di sicurezza in psicoterapia possiamo agire enormemente sui disturbi di ansia, sulle fobie e sui nostri vissuti arsioni. Se lo yoga quindi va a lavorare calmando la mente e quindi va ad eliminare segnali del corpo è solo attraverso un percorso psicologico che si possono comprendere le radici di questi vissuti ansiosi. La combo quindi di Psicoterapia e Pratiche di Mindful Yoga risulta essere una buona strategia terapeutica per combattere l’ansia.

Il lavoro sul corpo?

Non sempre siamo capaci di riconoscere e dare nome alle emozioni che viviamo e alle tensioni che il nostro corpo, mosso dalla nostra mente, crea. Per questo un lavoro di consapevolezza corporea attraverso lo Yoga può risultare un ottimo punto di partenza per lavorare in psicoterapia accentuando la nostra capacità di stare nelle emozioni, riconoscerle e interrogarle.

Chi ascoltare quindi ?

Come anticipavo all’inizio di questo breve articolo, spesso ciascun professionista propone come risolutivo il solo metodo di cui ha esperienza. In questo caso però sarebbe opportuno, per lavorare a 360 gradi attorno a questo problema che coinvolge corpo e mente, dare spazio a un approccio integrato utilizzando entrambi i metodi per creare una trasformazione che comprenda tutte le dimensioni dell’essere.

E’ molto importante però, per godere dei benefici psicologici dello yoga che il percorso dia guidato da una persona formata in tal senso. Un insegnate certificata 200h almeno con una formazione psicologica.

Per informazioni FreudAsana.


Una replica a “Lo yoga e l’ansia”

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